martedì 28 novembre 2006

MARIA VITTORIA PERRELLI






Gioventù ribelle, Archivio del dissenso, stampa su carta, 2006

Maria Vittoria Perrelli ha costruito un archivio del dissenso, una raccolta sistematica di identità antagoniste, di immagini ‘pericolose’. Gioventù ribelle è un collettivo ma anche un deposito della memoria. Una processualità preliminare è parte fondante del suo lavoro: l’artista si inserisce nei forum degli ultras, passa dalla politica all’ambito musicale underground per accumulare, schedare e catalogare senza alcun riguardo scientifico, se non mossa dal disordine del proprio sguardo su una realtà che, di per sé, è già orizzontale, diasporica, reticolare spesso alla ricerca delle vie di fuga piuttosto che dei dispositivi di sorveglianza. Raccogliere tutte le immagini che circolano su internet di manifestazioni, proteste, sit-in, dai no-global ai collective behaviour, dalla militanza dal basso alle nuove forme di disobbedienza. In Social Hammock ha rivestito una comoda amaca con gli abiti richiesti agli attivisti dei centri sociali bolognesi che soprassedendo alla discussione intorno alla legalità okkupano spazi.

Anche per Genova un progetto radicale in una città in cui aleggia uno strano senso della verità.
Che cos’è la verità?
L’artista lo ha chiesto a un network di artisti, curatori, politici, musicisti.Un collages sonoro per manifestare il proprio dissenso che, nella musica come nell’arte, non è un semplice punto di vista ma una strategia di azione diretta.

Hanno partecipato all'intervento audio:

Fabrizio Basso
Silvia Cini
Annalisa Cattani
Adriana Torregrossa
Emo (Linea77)
Angelo Sigaro Conti Raul Garzia (Banda Bassotti), Lucilla Castellano, Pasquale D’Alessio
Stefano Romano
Haidi Giuliani
Stefano Pasquini
Cesare Pietroiusti
Giorgio Porreca

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