mercoledì 29 novembre 2006

GIORGIO ANDREOTTA CALO' & TIMEA ANITA ORAVECZ








The Rowing-house, casa a remi, progetto azione/videoinstallazione, 2006.




The Rowing-house è una video installazione realizzata a quattro mani da Giorgio Andreotta Calò e Timea Anita Oravecz, il prototipo di una casa mobile, una sorta di battello-dimora che traduce l’idea di spostamento, le strategie di adattamento e un nomadismo fisico e intellettuale che riflette la ricerca di una possibile stanzialità.


Giorgio Andreotta lavora per sondare le zone di tensione tra l’interno e l’esterno, i pieni e i vuoti, l’architettura e gli interstizi della realtà, per risemantizzare le aperture, scardinare i limiti imposti amplificando le dinamiche strutturali, spesso con interventi public che sconfinano nello spazio sociale. Nel lavoro di Timea ricorre spesso l’idea della casa, degli abiti, gli armadi come metafore della vita affettiva che trasmettono un’intimità dispiegata negli oggetti e raccontano di un agire estetico e sociale fatto di accumuli e di riusi, di uno scambio culturale che rifugge gli standard della globalizzazione.




Nella città informale, dispositivo di ascolto e grado zero dell’urbano, i modelli abitativi sono strutture spontanee, insediamenti improvvisati, dettati dall’urgenza di necessità contingenti, e funzionanti, come puro valore d’uso, in modo sostenibile, flessibile e perfettamente auto-organizzato rispetto allo spazio. La casa a remi è un’unità minima per la sopravvivenza, un’utopia realizzata nell’idea stessa di un domicilio migrante e mobile, che diventa, per sua stessa natura, dislocamento e delocalizzazione temporanea, con forme non ereditabili, in cui i due artisti hanno realmente soggiornato per una settimana, lo scorso luglio in occasione del Corso alla Fondazione Ratti di Como, percorrendo il lago, mappandone la superficie, in un live-work che condensa esperienza, vissuto esistenziale e lavoro artistico.

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